
Termina subito l’avventura del Catanzaro nella Tim Cup 2015/2016. Il Lecce al “Via del Mare” ha ragione delle aquile solamente dopo i calci di rigore.Tre i tiri trasformati dai pugliesi contro i due dell’US, dopo una partita molto combattuta con oltre trenta gradi di temperatura. Da segnalare sugli spalti un gruppetto di ultras che ha seguito i giallorossi in trasferta per sostenerli, dopo l’autosospensione maturata dopo la vittoria nel derby contro il Cosenza del 15 febbraio, in seguito ai DASPO. Mister D’Urso alla prima ufficiale manda in campo i suoi con il 3-5-2 che in fase difensiva diventa un 5-3-2. Scuffia in porta; D’Orsi, Orchi e Ricci nella difesa a tre; Calvarese, Agnello, Giampà, Foresta e Squillace a centrocampo; Razzitti ed Ingretolli davanti. Il Lecce guidato da Mister Antonino Asta si schiera con un 4-2-3-1. Benassi fra i pali; Kalombo, Vinetot, Gigli e Morello in difesa; De Feudis e Papini in mediana; Lepore, Herrera e Doumbia alle spalle di Moscardelli. È proprio il centravanti ex Chievo e Triestina ad impegnare Scuffia dopo neanche cinque minuti di gara, con un colpo di testa su cross di Lepore. Il Catanzaro reagisce ed al ’14 Agnello conclude alto sopra la traversa. I ritmi, complice il caldo, non sono elevati ed il primo tempo scorre senza molte emozioni. Al ’45 Moscardelli serve all’indietro Papini; il suo destro sfiora il palo alla destra di Scuffia. Il secondo tempo si apre come si era concluso il primo. Il Lecce cerca di fare la partita con il Catanzaro a difendersi ordinatamente. Al quarto d’ora sempre Lepore confeziona un cross per Moscardelli che accarezza la sfera con Scuffia che è attento e devia in angolo. Inizia la girandola dei cambi. Al ’67 Mancuso prende il posto di un acciaccato Squillace; al ’69 Maita subentra ad Ingretolli. Mancuso tre minuti dopo entra in area e calcia con il sinistro a giro sul secondo palo, ma Benassi è attento e devia. All’’80 buona punizione di Agnello con il portiere pugliese che respinge la sfera. I padroni di casa nel finale appaiono sulle gambe con le aquile più in palla, ma senza la forza di trovare la via del gol decisivo. I supplementari sono inevitabili. Al ‘102 punizione sul versante sinistro offensivo dei salentini, mischia in area di rigore con Abbruzzese – subentrato a Gigli – che gira in porta, ma Scuffia è attento e blocca. Contropiede un minuto dopo affidato a Mancuso che con il destro chiama in causa Benassi, attento a parare il tiro del classe ’92. Il secondo tempo supplementare si apre con una conclusione di Herrera deviata in angolo dalla retroguardia catanzarese. Dal tiro dalla bandierina si sviluppa un’altra mischia con Vinetot che spiazza Scuffia, ma interviene Ricci sulla linea di porta e salva un gol già fatto. In realtà la sfera avrebbe superato la linea, non per il direttore di gara che lascia correre. È l’ultima vera emozione prima dei calci di rigore. Al ‘110 da segnalare l’ingresso in campo di Sirigu per D’Orsi. La lotteria dei tiri dal dischetto si apre con l’errore di Moscardelli, prima delle reti di Razzitti, Rosafio, Maita e Lepore; Agnello centra il palo; Herrera realizza il vantaggio; Orchi, Abbruzzese e Mancuso sbagliano. L’errore di quest’ultimo è fatale e costa l’eliminazione all’US. Nonostante la sconfitta, la prestazione offerta dalle aquile è stata soddisfacente. Gli uomini di Mister D’Urso sono rimasti molto corti, hanno lottato su ogni palla con la giusta determinazione. Lo stesso tecnico – intervistato ai microfoni di Raisport a fine gara – ha dichiarato di essere soddisfatto per la gara dei suoi. C’è stato un momento in cui il Catanzaro avrebbe potuto sbloccarla. Ad essere negativo, insomma, solamente il risultato finale. Anche il Presidente Cosentino è stato ascoltato fra il primo ed il secondo tempo. Mister Gicos ha affermato che la rosa verrà completata con alcuni innesti. Per la stagione c’è tanta voglia di fare bene, consapevoli che la lotta per la B è molto difficile. È stata anche l’occasione per ribadire l’estraneità ai fatti di Dirty Soccer. Le aquile tornano da Lecce consapevoli che se continueranno su questo percorso potranno togliersi molte soddisfazioni nel corso del campionato. Il d.g. Carmine Donnarumma attendeva questa sfida per avere delle risposte sul mercato, per avere ancora più certezze su cosa manca veramente a questo Catanzaro per completare l’organico. A poco più di un mese dall’inizio del campionato, le aquile sono vive e pronte a volare. (R.M.)