
Sono Novara, Lucchese, Cremonese ed Aversa Normanna le quattro formazioni che disputeranno le fasi finali per lo scudetto nazionale riservato alle squadre Berretti.
Nelle final four non ci sara il Catanzaro fermato in casa sul 2-2 dai casertani che una settimana prima avevano vinto per 2-1.Il ritorno dei quarti che si è svolto al Curto di Lido ha visto i ragazzi di Gianluca Procopio autori di una bella prestazione di carattere non sufficiente pero a ribaltare la sconfitta dell’andata.
Davanti ad un folto e rumoroso pubblico tra cui il neo DG della formazione maggiore Donnarumma , gli aquilotti sono partiti in salita a causa del vantaggio biancazzurro maturato a metà primo tempo per merito del bomber salernitano Martiniello.
Nonostante qualche defezione il Catanzaro non ha perso la concentrazione e poco prima dell’intervallo ha acciuffato il pareggio con una bella inzuccata del centravanti Giudetti uno dei giocatori in odore di aggregazione alla prima squadra.
Nella ripresa, sotto un caldissimo sole, i giallorossi hanno premuto sull’acceleratore ottenendo il vantaggio già in apertura con un morbido tocco del rientrante Stilo.
Sembrava l’inizio di una grande impresa quando su una ficcante incursione dalla destra lo stesso Stilo perdeva l’equilibrio al momento del tiro finendo a terra. Una scintilla verbale col portiere ospite, un gesto istintivo di reazione e l’arbitro mostrava all’attaccante catanzarese il rosso diretto.
Una iattura che finirà col condizionare il match. In dieci contro undici il Catanzaro piano piano ha sofferto la velocità dell’Aversa che, sugli sviluppi di un calcio di punizione, prima sbatteva contro un super Cannizzaro poi bucava la porta in mischia con un tap-in di Aprile.
Qualche lieve intemperanza verbale del pubblico al termine della gara, soprattutto verso la terna arbitrale, non ha macchiato la bella prova delle due squadre e soprattutto del Catanzaro che con maggiore freddezza ed un po di fortuna avrebbe meritato di centrare l’obiettivo.
Unica nota di demerito per la logistica: tribuna non omologata, parcheggio selvaggio, strada di accesso accidentata e senza uscita. Insomma la situazione del Curto, al di la della manto sintetico, è tutta da risolvere.