
La quarta edizione del Premio Ceravolo va in archivio tra la delusione e la rabbia generale dei tifosi giallorossi.
(Catanzaro 20 marzo 2013 – NicoDeLucaPress – Maurizio Santoro – Danilo Scalise)La quarta edizione del Premio Ceravolo va in archivio tra la delusione e la rabbia generale dei tifosi giallorossi.
La kermesse intitolata al presidentissimo Don Nicola ha portato sul palco dell’Auditorium ospiti di primissimo piano ma in pratica è iniziata male (oltre un’ora di ritardo) ed è finita peggio a causa del gran disordine, con urla, cori pro Juve e gente dappertutto, addirittura un centinaio di persone che si sono affollate perfino a ridosso degli ospiti.
Il trambusto in sala e sul palco ha impedito in pratica un sereno dibattito che è stato imperniato sugli argomenti .
Ma la rabbia degli sportivi catanzaresi nei confronti dell’organizzazione – espressa a chiare note al termine della serata – è stata quella di non aver dato spazio e rilevanza adeguate all’Us Catanzaro. Tanto che lo stesso presidente Cosentino ha lasciato la manifestazione in anticipo e visibilmente contrariato.
Il dibattito – moderato da Sabrina Gandolfi – si è imperniato sui temi nazionali ed internazionali legati alla Juventus ed a Conte, e si è avvalso degli interventi dei giornalisti Italo Cucci, Marco Civoli, Antonio Barillà e Francesco Ceniti.
In apertura un video di Carlo Talarico (con l’audio però distorto) ha riproposto alcuni tra i momenti salienti dell’epopea di Ceravolo, tra i quali però stranamente mancava lo storico gol-vittoria di Mammì contro i bianconeri.