
Nella mattinata di domenica 3 gennaio sono state consegnate alla città e alla diocesi di Catanzaro le reliquie di Sant’Omobono in occasione di una breve cerimonia nella chiesetta medievale in via De Grazia, la più antica del capoluogo calabrese, dedicata proprio al santo patrono di Cremona. A presiedere il significativo momento è stato l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, affiancato dal presule emerito, mons. Cantisani, dal rettore della chiesa di S. Omobono don Salvatore Scalise. In rappresentanza della diocesi di Cremona erano presenti don Daniele Piazzi, responsabile dell’ufficio per il culto divino e don Marino Dalè, parroco di Gombito e San Latino. Il legame tra Catanzaro e Sant’Omobono risale all’XI-XII secolo quando la chiesetta fu eretta sulle rovine di un antichissimo tempio del Sole divenendo sede per molto tempo della Congrega dei sarti. «E’ bello coltivare la devozione ai santi, ma ancor di più coltivare la nostra santità»: queste le parole che l’arcivescovo Bertolone ha pronunciato durante la Santa Messa che ha concluso la giornata dedicata a Sant’Omobono.Al rito della consegna della reliquia – una vertebra dal primo laico non nobile elevato agli onori degli altari – erano presenti le massime autorità della città. (diocesidicremona.it)