
Un gemellaggio atto a promuovere il patrimonio culturale dei siti archeologici di Kroton e Scolacium. É stato questo il leitmotiv del confronto tra il Rotary Club Catanzaro, il Rotary Catanzaro Tre Colli ed il Rotary Club Crotone, tenutosi nei giorni scorsi nel meraviglioso Parco Scolacium di Roccelletta di Borgia.
I Presidenti dei Tre Club, Mario Carratelli, Maurizio Ferrara e Stefano Rodinò, con il progetto “Kroton e Scolacium – Musei e Parchi Archeologici da giacimento culturale a patrimonio da valorizzare”, patrocinato dal Mibact – Polo Museale della Calabria e dal Premio Internazionale Colonie Magna Grecia “ Arnaldo Tarsitano”, hanno avviato una collaborazione tra le due città, utile per la crescita culturale e turistica. Una crescita resa possibile grazie alla pubblicazione di un apposito volume sulle due realtà archeologiche a confronto, curato dal Dr. Gregorio Aversa, nella duplice qualità di Direttore del Museo Archeologico di Crotone e del Parco Archeologico di Squillace.
L’incontro presso il Parco Scolacium si è aperto con il classifico tocco di campana e con gli inni alle bandiere. Successivamente spazio agli interessanti interventi dei Presidenti dei tre Club, del Dr. Roberto Spadea, già Direttore del Parco archeologico di Scolacium, del Dr. Francesco Cuteri, archeologo e Ispettore del MIB.AC.T e del Dr. Vincenzo De Filippo, imprenditore e socio del Club Rotary Catanzaro Tre Colli, i quali hanno raccontato, attraverso storie di uomini e donne quali Emilia Zinzi, Elena Lattanzi e Ermanno Arslan , le vicende che hanno portato alla nascita del Parco e illustrato le possibili strade da seguire per il rilancio del turismo culturale in Calabria.
La serata si è conclusa con l’intervento del Dr. Alfredo Focà, vice Governatore del Distretto 2100, che ha evidenziato l’importanza dell’evento e della collaborazione tra i diversi Club e sottolineato il ruolo del Rotary nella valorizzazione del patrimonio culturale. L’iniziativa dei giorni scorsi ha chiuso virtualmente l’anno rotariano 2017/2018 incentrato, come sempre, sulla mission propria del Club Service sintetizzata nel logo scelto “Il Rotary fa la differenza”.