
Il ponte Morandi, Massimo Palanca e il morzello. Il primo che nel gergo popolare risponde alla denominazione di “U ponta subb’a Hjumareddha” da oltre cinquant’anni rappresenta il biglietto da visita del capoluogo di regione. Il secondo è invece l’icona indiscussa del calcio giallorosso che negli anni 70 e 80 ha fatto sognare i catanzaresi con le sue gesta in campo. E poi è la volta della pietanza tipica del posto, i cui sapori forti racchiudono millenni di storia e tradizioni. Tre elementi che riconducono chiaramente alla descrizione di una città, quella dei Tre Colli. Illustrazioni iconiche presenti nell’immaginario collettivo di tutti i cittadini. Ed è partendo proprio da queste immagini – a cui si affiancano anche quelle di altri personaggi illustri, figure retoriche e luoghi simbolo come l’antico rione de “I Coculi” – che l’artista Luca Viapiana ha realizzato un racconto visivo di Catanzaro. Le illustrazioni, che fanno parte della raccolta denominata “Il Mazzo” sono la rivisitazione in chiave “locale” delle famose carte del Mercante in Fiera. L’esposizione delle originali stampe gigantografiche – prodotte e distribuite da Zatita Production e in fase di realizzazione a cura della Dal Negro – ha trovato spazio nella piazzetta dei Giardini di San Leonardo che ospita il “Local Popular Museum”. Il museo all’aperto che sorge nel maggiore luogo di ritrovo della gioventù catanzarese, ha aperto i battenti lo scorso sabato pomeriggio con una cerimonia di inaugurazione. A questa hanno preso parte il sindaco Sergio Abramo, il consigliere regionale Baldo Esposito, l’assessore alla cultura Daniela Carrozza, il consigliere comunale Marco Polimeni, il direttore artistico di Local Stefano Morelli, il maestro Saverio Rotundo detto “U Ciaciu” (il cui volto è impresso in uno dei pannelli esposti), e l’artista Luca Viapiana. Un’iniziativa realizzata senza dispendio di risorse pubbliche, ma solo grazie alla creatività e all’impegno di un gruppo di giovani volenterosi e fiduciosi nel ruolo salvifico dell’arte. Il percorso espositivo ospiterà per due mesi la mostra di Viapiana, per poi lasciare spazio a quella di un altro artista locale. L’obiettivo degli organizzatori è infatti proprio quello di dare vita ad un museo popolare permanente all’aperto che raccoglie e sviluppa le forme più originali e significative della creatività contemporanea del posto, costruendo una piattaforma di forte impatto al servizio degli artisti catanzaresi. “Con la creazione di questa piattaforma – ha affermato il direttore artistico Morelli – abbiamo voluto dare un segno alla città dell’esistenza dei suoi artisti, che spesso riescono ad imporsi a livello nazionale ed internazionale ma non trovano spazio a in ambito locale”. Altra finalità perseguita dai promotori del progetto, altrettanto importante della prima, è quella di ripensare l’estetica e il valore civico dei Giardini di San Leonardo attraverso il gusto del bello e la creatività di talenti nostrani.
Rosita Mercatante