
di Carmen Mirarchi

Il 16 luglio è per il capoluogo di regione una giornata importante, è la festa di San Vitaliano, il patrono di Catanzaro. Ogni anno cerimonia religiosa e festeggiamenti di ogni genere animano la città.Quest’anno il maltempo ha costretto allo spostamento della grande festa in piazza Prefettura, ma ieri sera in tanti si sono riversati sul centro storico per festeggiare “con ritardo” il Santo Patrono della città.
Cosa avrebbe detto San Vitaliano di questa festa? Un prelato vittima di ingiuria e di nemici infimi che gli portarono via i suoi abiti e lo fecero trovare vestito da donna, rendendolo così ridicolo. Ecco direi che la storia del nostro amato Patrono rispecchia un pochino quello che è successo in questi giorni in città. Un capoluogo sbeffeggiato da una festa che è solo una sagra. Attenzione le nostre amate sagre del “re” morzello è giusta e doverosa ma non è possible limitare a questo la festa più importante dell’anno.
Gli altri capoluogo offrono festeggiamenti di primo piano che portano in città anche persone di altre regioni, a Catanzaro a dire il vero alla “sagra” di San Vitaliano neanche molti catanzaresi ci mettono piede. Una festa degna di questo nome per ricordare il nostro Patrono e festeggiare Catanzaro ed i catanzaresi almeno una volta all’anno sarebbe giusto, Ed invece no, musiche popolari, stand del morzello e di qualche azienda che ha cercato di vendere elettrodomestici in occasione della festa cittadina, niente di più.
Questa è la nostra amata città delle tre “V”, questo sono i catanzaresi. Belli i cortei, belle le ragazze e l’animazione che hanno cercato di rianimare una festa. Questi elementi sono stati perfetti ma sarebbe stato necessario andare oltre magari con un bel concerto finale di portata regionale o nazionale.
Certamente l’affluenza è stata buona, segno che i catanzaresi hanno voglia di viverselo questo centro storico ma Catanzaro merita di più. Questa sera altra sagra, quella del pesce azzurro, “Azzurrofood”.
redazione Calabria 7