Cliente facoltoso ma la banca lo segnala fra i cattivi pagatori

Un vero sopruso. È quello denunciato da Codacons Calabria secondo cui un primario Istituto bancario, la BNL, avrebbe riservato un particolare trattamento dannoso ad uno “sfortunato” cliente. Sorvolando sul dettato della normativa vigente in materia di privacy, l’istituto di credito ha proceduto a segnalare – e senza alcuna comunicazione preventiva all’interessato – come “cattivo pagatore” un libero professionista calabrese, sul quale gravava un debito di poche centinaia di euro. Secondo quanto assume l’avv. Francesco Di Liero, presidente del Comitato Consumatori, il cliente era completamente all’oscuro della propria inadempienza fino a quando non ha ritrovato la comunicazione del proprio nominativo in centrale rischi. Una brutta sorpresa per il correntista la cui insolvenza è diventata di dominio pubblico in barba ai più elementari diritti di riservatezza. Come se non bastasse l’ente non avrebbe neppure eseguito – come invece richiede la legge –  un’accurata valutazione della complessiva situazione finanziaria del cliente prima di procedere alla segnalazione a sofferenza. Da un esame del genere, si sarebbe invece evinto che il cliente non solo era proprietario di beni immobili (capaci di garantire il pagamento dell’irrisorio debito) ma, addirittura aveva ed ha tutt’ora la disponibilità di decine di migliaia di euro depositati proprio presso la stessa banca. Dunque l’ente ha commesso l’ulteriore errore di omettere di valutare lo “stato di insolvenza”, oltre a quello della mancata comunicazione al proprio cliente della sua situazione debitoria. Oltre al danno la beffa: a tutt’oggi il cliente non ha ancora ricevuto una spiegazione logica sull’accaduto. Tramite il Codacons è stata attivata la Procura della Repubblica affinché vengano confermati gli estremi di reato che cliente ed Associazione ritengono di aver individuato. (RM)