Turista nudo al mare: signora chiama i carabinieri

Per fortuna non è un fenomeno abituale. Ma dopo la depenalizzazione del reato fare un bagno nudi o anche prendere il sole in zone balneari isolate potrebbe essere un fenomeno più ricorrente del passato in quanto non più  perseguibile penalmente.

Lo sapeva bene un turista (i Carabinieri non hanno fornito alcun dato neppure generico) che sulla costa jonica del basso Soveratese ha ‘provato’ a fare naturismo, stendendosi sulla spiaggia in costume adamitico.

E’ successo a S. Andrea, in una zona isolata chiamata “Vallone di Bruno” e da sempre meta preferita di quanti praticano o tentano di farlo il nudismo.

Invece una signora, per quanto zona isolata, si è sentita ‘disturbata’ da quella visione ed ha chiamato i carabinieri i quali sono intervenuti e – secondo quanto riporta oggi Gazzetta del Sud – ha condotto il signore in questione presso la locale caserma per un semplice ammonimento.

Fino a poco tempo fa l’art. 527 del codice penale considerava reato il compimento di atti osceni in luogo pubblico disponendo che “chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni, è punito con la reclusione da 3 mesi a 3 anni“.

Oggi a seguito della depenalizzazione, la norma è stata riscritta e gli atti osceni puniti con sanzioni amministrative, ad eccezione per alcune ipotesi particolarmente gravi (come il luogo pubblico e la presenza di minori)  per le quali resta la pena della reclusione.