
Dopo aver rinvenuto oltre 300 piante di marijuana nella zona di Tiriolo, l’azione dei carabinieri della Compagnia di Catanzaro, volta a contrastare la coltivazione della canapa indiana, prosegue senza sosta. I militari dell’Arma della Stazione di Marcellinara, così, hanno denunciato un’anziana donna ed i suoi due figli, rispettivamente di 46 e 44 anni per coltivazione di marijuana. I militari, coadiuvati dai colleghi elicotteristi dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, reparto d’élite dell’Arma, hanno scoperto, in località Solleria, due piantagioni di canapa indiana, del tipo nano olandese, irrigate con un sistema di tubature collegate ad una pompa idraulica alimentata da un motore a scoppio. La prima, composta da 131 piante, era pronta per essere raccolta mentre la seconda, formata da 400 piante, era ancora in fase di maturazione.
I carabinieri, così, si sono messi immediatamente alla ricerca dei proprietari del terreno sul quale erano state coltivata la sostanza stupefacente. Ricerche che hanno dato i frutti sperati. Il terreno, infatti, faceva parte di una vicina abitazione, residenza di tre persone. All’interno della casa, i militari, dopo aver effettuato un’approfondita perquisizione, hanno rinvenuto numerosi semi di canapa indiana, custoditi all’interno di un pacchetto di sigarette. I tre soggetti, dunque, sono stati denunciati per coltivazione di marijuana, ma non solo. Nel corso della stessa perquisizione, i carabinieri hanno anche trovato la scatola in cartone della pompa idraulica utilizzata nella piantagione, corrispondente allo stesso modello e codice identificativo. Eccezion fatta per un campione posto sotto sequestro, tutte le piante, che avrebbero generato guadagni per oltre 120.000 euro, sono state estirpate e distrutte sul posto.