
E’ accaduto a Catanzaro dove gli agenti della squadra mobile e della polizia postale hanno arrestato, eseguendo un’ordinanza che ne dispone la misura cautelare della custodia in carcere Domenico Corapi, di 28 anni. La vittima ha contattato Corapi su un sito internet e quest’ultimo ha finto di essere una donna disponibile ad incontri di sesso. Sperando in un’avventura sessuale, la giovane vittima aveva deciso di incontrare la sedicente donna nei pressi di un impianto sportivo alla periferia della città. Ad attenderla, però, non c’era quello che sperava. Qui, infatti, Corapi, insieme ad un complice ad oggi sconosciuto, ha costretto la vittima a seguirlo a bordo della sua auto, spacciandosi per un appartenente alla Forze di Polizia. Una volta caricato in auto il giovane, i due in un momento di distrazione, hanno dato la possibilità alla vittima di scappare, anche se subito dopo, senza tante difficoltà, sono riusciti ad acciuffarlo di nuovo e a spingerlo di forza nella macchina. A quel punto il malcapitato è stato costretto a svuotare le tasche e a consegnare tutto quello che aveva ai suoi aggressori. Il bottino consisteva in un telefono cellulare e di pochi euro. Consumatasi la rapina, la giovane vittima è riuscita a divincolarsi dalla presa dei malviventi scappando attraverso le campagne circostanti. La rete internet ha dato causa al delitto, approfittando i malviventi dell’anonimato che il “non luogo” delle chat permette ma non è valsa a cancellarne tutte le tracce. Ogni comunicazione virtuale lascia segni consistenti negli indirizzi IP che vi sono correlati e ad ogni indirizzo IP è associabile un’utenza telefonica. Seguendo le tracce telematiche del delitto gli uomini della Squadra Mobile e della Polizia Postale di Catanzaro sono arrivati al 28enne, accusandolo di avere aggredito e derubato la malcapitata vittima, spacciandosi in rete per una donna e nel mondo reale per un poliziotto. Tutto per un cellulare e pochi euro.