
Due persone sono state denunciate a piede libero per fabbricazione, detenzione illegale e trasporto abusivo di materiale esplodente. Si tratta di B. D. di anni 41, ex pirotecnico già conosciuto alle Forze dell’Ordine, e del fratello B.T. di anni 56, quest’ultimo titolare di una ditta di fuochi di artificio, entrambi residenti ad Albi, piccolo centro della presila catanzarese. In occasione della festa di Candelora il programma di controllo della Polizia di Stato di Catanzaro ha effettuato una verifica a Settingiano dove, in località Vuturano, il sindaco aveva autorizzato spari di festeggiamenti. All’interno di un veicolo su cui viaggiavano le due persone il Nucleo regionale degli artificieri antisabotaggio ha rinvenuto le prima anomalie, con documentazione priva di autorizzazione. I controlli si sono quindi spostati ad Albi dove i poliziotti approfondivano le verifiche portandole fino alla ex fabbrica di S.Pietro Magisano, teatro nel 1998 di due eventi mortali e per questo sequestrata. In pratica la zona era ancora utilizzata per uguali scopi. Da qui la presenza di tre generi di esplosivi, ossia del tipo “miscuglio pirotecnico”, “polvere nera” e “miscela esplosiva”, conservato in fogli carta e occultati sotto altro materiale inerte ma combustibile, nonché altri manufatti esplodenti semilavorati artigianali. Presenti anche altre sostanze chimiche combustibili e comburenti suddivisi in sacchetti, il tutto detenuto in spregio alle benché minime cautele, che prevedono la collocazione delle materie prime in altri locali distanti.
In considerazione dell’intrinseca pericolosità dovuta alla produzione artigianale delle sostanze esplosive, peraltro in ingente quantitativo e in precario stato di conservazione, dopo averle campionato gli Artificieri hanno provveduto a distruggere il mini-arsenale dal peso lordo di circa 7 quintali.