Sequestrate 400 piante di cannabis

Due denunce a Tiriolo

Prosegue a spron battuto l’attività di prevenzione e repressione del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti da parte del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro. Nelle scorse ore, infatti, è stata sequestrata un’estesa piantagione di cannabis nel territorio tiriolese. I finanzieri del gruppo di Catanzaro, grazie alla preziosa collaborazione di un elicottero “volpe 306” del reparto operativo aereonavale di Vibo Valentia, volto a perlustrare la zona, hanno scoperto tre floride piantagioni di canapa posizionate sul costone roccioso di Tiriolo. Il controllo, così, ha portato al rinvenimento di 400 piante di cannabis vicino al fiume Corace, nascoste tra la fitta vegetazione e coltivate in terrazzamenti appositamente creati. Le stesse piante, composte da foglie larghe e gambi robusti di altezza compresa tra 1 e 2 metri, venivano irrigate con un ingegnoso sistema artigianale, caratterizzato dall’utilizzo di un motore a scoppio e un lungo tubo di gomma, atti a pompare l’acqua lungo l’argine del torrente. Lo stesso meccanismo usato da una madre e dai suoi due figli, nelle scorse settimane denunciati dai carabinieri per coltivazione di marijuana a Marcellinara.

Malgrado la difficile condizione dell’area boschiva, i finanzieri hanno raggiunto la zona grazie alla realizzazione di un varco. Secondo le prime ipotesi, dalle piante si sarebbe potuto ottenere un quantitativo di circa 400 kg di stupefacente che, introdotto nel mercato, avrebbe prodotto ricavi illeciti per circa 2 milioni di euro. Nella contestuale perquisizione domiciliare, sono state sequestrati anche 30 kg di semi monoici e dioici di cannabis. I militari, così, dopo aver accertato la proprietà dei terreni presso i quali erano coltivate le piante di cannabis, hanno provveduto a deferire due soggetti alla locale autorità giudiziaria, continuando l’attività investigativa utile ad individuare altri soggetti coinvolti nell’illecita condotta. 

(Foto di repertorio)