Ruba in ospedale, poi chiede aiuto alla Polizia

Un fatto di cronaca, ma anche una storia di solitudine. Dopo il provvedimento del giudice di allontanamento dalla casa familiare si è ritrovato senza un posto dove andare.  Trascorre la notte sotto il Ponte Morandi, ma avverte un malore e decide di chiamare la Polizia per farsi portare in Ospedale. Qui viene visitato e sottoposto a terapia. Tutto nella normalità fino a quando però il paziente non decide di rubare un computer della sala raggi del nosocomio.  Un gesto per cui il 35enne Pierpaolo Puccio –  come riportato dall’edizione odierna del quotidiano “Gazzetta del Sud” –  è stato tratto in arresto  della squadra Volante della Questura  con l’accusa di furto . Ad allertare i poliziotti sabato sera è stata una guardia giurata in servizio, che qualche istante dopo aver ricevuto la segnalazione di un furto di un pc  da parte del medico di guardia del reparto di Ortopedia, aveva visto allontanarsi dall’ospedale un uomo che portava sottobraccio un monitor. I militari, avviate le ricerche, hanno subito individuato e fermato il 35enne e hanno ritrovato il materiale informatico in un’aiuola nei pressi della struttura ospedaliera. Da qui l’arresto in flagranza di reato. L’uomo,Ruba sentito dal giudice Carmela Tedesco, ha confessato il reato sostenendo che la terapia somministratagli dai sanitari prima di commettere il furto gli aveva annebbiato la mente. Ma a questa dichiarazione si è aggiunta anche la richiesta d’aiuto a potersi curare.  Puccio davanti al giudice ha detto che, nel caso in cui, fosse stato scarcerato non avrebbe saputo dove dimorare, ammettendo anche di avere bisogno di cure specifiche che potrebbe ricevere solo in una comunità. La richiesta è stata avanzata anche dal suo legale, Enzo De Caro. Al termine della camera di consiglio, Puccio è stato posto agli arresti domiciliari in una struttura sanitaria per consentirgli le cure del caso. Intanto l’avvocato ha chiesto il tempo per formulare la difesa del suo assistito e il processo è stato rinviato al prossimo 16 ottobre. (r.m.)