
Dal convegno organizzato dal sindaco Abramo sul futuro di Giovino, rivelatosi l’ennesimo boomerang di un’Amministrazione allo sbando e senza più bussola, è arrivata una sonora bocciatura per la nostra città per quanto riguarda il turismo. L’esperto spagnolo Ejarque ha dichiarato che Catanzaro è molto indietro a Cosenza, città che comunque si è ritagliata una nicchia di turismo culturale. Lo stesso rettore De Sarro, nel suo intervento, ha detto che sente parlare tra i suoi studenti di Caminia, Pietragrande e Soverato e non certo del quartiere Lido”. Esordisce così Cristina Rotundo, consigliere comunale di “Fare per Catanzaro”.

“A dire la verità non c’era bisogno di questi pur autorevoli esperti per certificare la fallimentare politica turistica di un sindaco che da parte sua non smette di ripetere “ci volete che venga ad investire a Lido”.
La puzza indicibile del depuratore che funziona a metà, la situazione disastrosa del verde e dell’igiene, la mancanza di sorveglianza, rendono sempre più invivibile il nostro quartiere marinaro.
E che dire del fatto che viene rinviato di anno in anno l’obbligo di realizzare i nuovi stabilimenti balneari secondo le direttive del piano spiaggia ?
E del fatto che l’estate inizierà tra due giorni e nessuna programmazione di eventi è stata presentata, se non il consueto MGFF che da solo, mi consentirà il patron Casadonte, non risolve i problemi delle presenze turistiche di Lido.
Se gli eventi non si presentano almeno ad aprile/maggio, come fanno gli albergatori a vendere “pacchetti” ?
Soverato è già pronta, Roccella Jonica è già pronta, Praia a Mare si appresta ad accogliere Jovanotti per il suo Jova Beach Party, ogni piccolo e grande Comune della Calabria si è attrezzato da tempo.
A Catanzaro “ci prende sempre un po’ tardi”.
Catanzaro anno zero nel turismo, Catanzaro anno zero in tutto. Se ne parlerà la prossima estate, come per il depuratore”.
Redazione Calabria 7