
A guidare per il prossimo triennio le attività di Arcigay nel territorio di Catanzaro, Lamezia Terme, Vibo Valentia sarà un nuovo comitato direttivo. Durante un incontro, svoltosi sabato scorso nella sala congressi dell’Hotel Porto Rhoca, i soci dell’organizzazione che per eccellenza ha il ruolo di portavoce quasi unica degli omosessuali italiani, hanno votato all’unanimità il nuovo direttivodel circolo arcigay Fenice Catanzaro. A presiederlo sarà Mario Scalise, mentre le altre cariche sono andate a: Antonio Migliazza, segretario; Maria Luisa Mamone, tesoriere; Francesco Bartolo Furfaro, consigliere; Giovanni Carpanzano, consigliere provinciale e delegato al congresso e consigliere nazionale di Arcigay. La grande novità per questo congresso territoriale – a cui erano presenti anche i circoli Arcigay Eos Cosenza e Arcigay Due Mari Reggio Calabria – è stata l’elezione nel direttivo non solo di persone omosessuali soci di Arcigay ma la nomina, in figure chiave di persone eterosessuali che hanno deciso di difendere e sostenere i diritti e le battaglie delle persone LGBT. “E’ arrivato il momento – ha dichiarato il neo presidente Mario Scalise – che tutti si rendano conto che è assurdo distinguere, ancora oggi, tra persone LGBT e persone eterosessuali. Siamo tutti uguali, e tutti dobbiamo avere gli stessi diritti in uno stato che si professi veramente laico. Dobbiamo comprendere la grande mistificazione che viene fatta su fantomatiche teorie gender che nascondono solo razzismo e omofobia che non sono più tollerabili”. Numerose le attività dell’associazione in programma, che – come ha precisato il segretario Antonio Migliazza- saranno svolte con “il contributo di professionisti che in ogni ambito sosterranno e porteranno avanti progetti importanti per il sostegno delle giovani generazioni e per le persone LGBT affinché non accada più che giovani sedicenni si uccidano perché omosessuali o transgender”. I dettagli del ricco calendario annuale verranno illustrati il prossimo 18 novembre alle ore 17 nella sala delle Culture della Provincia. In questa occasione sarà possibile tesserarsi per partecipare al lavoro dell’associazione e sostenere la battaglia per la felicità e la democrazia che Arcigay conduce da 40 anni in tutta Italia e che come ogni anno culmineranno nell’Onda Pride. Non è da escludere secondo i soci dell’arcigay Fenice Catanzaro che, prima o poi, il Gay Pride, non si svolgerà proprio nella città calabrese. Nelle parole Giovanni Carpanzano – che avrà un ruolo politico di raccordo tra l’arcigay nazionale e quella territoriale – la testimonianza della sua esperienza: “Io non ho mai subito atti di bullismo o di discriminazione e da più parti ormai c’è gente che si ribella a queste bestialità, ma tanta ancora è la strada da fare per la parità. Da ragazzo a 22 anni camminavo mano nella mano con il mio fidanzatino su corso Mazzini, c’erano le risatine ma io son sempre stato fiero della mia normalità perché non mi sono mai sentito un diverso. Diverso è l’omofobo, malato è l’omofobo che nel 90% dei casi ha il “vizietto” e poi pesta i ragazzi o commette atti di razzismo. Dietro ogni omofobo si cela una persona infelice che non sa accettare la sua omosessualità! Vinceremo questa battaglia per la civiltà con la cultura”.
(R.M.)
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