Immigrati si incatenano per difendere connazionale

Hanno chiesto un incontro con le autorità e la prefettura di Catanzaro i diciotto migranti residenti presso il centro Sprar di Isca Superiore dove da questa mattina si sono incatenati per difendere i diritti di un loro connazionale affetto da problemi psichici e per il quale sarebbe stato predisposto il ricovero forzato in ospedale.

Secondo gli amici, infatti, il loro conterraneo “non ha bisogno di cure” e “gli operatori dello Sprar non capiscono” di cosa realmente l’uomo avrebbe bisogno. Di tutto, insomma, tranne che il trattamento sanitario obbligatorio nei reparti psichiatrici.

Per sedare la protesta, che per fortuna non ha creato problemi di ordine pubblico, è stato necessario l’intervento dei Carabinieri della locale Compagnia che sono riusciti a calmare gli animi e far rientrare nel centro i migranti.