
Riceviamo e pubblichiamo
“In questa benedetta nostra Catanzaro tutto diventa maledettamente complicato. Questa volta, tra l’indifferenza generale e, oseremmo dire, in maniera pressoché furtiva, si sta infliggendo una ulteriore ferita alla memoria storica della nostra città. Sembra, infatti, che le due locomotive quasi centenarie e di inestimabile valore che si trovano nell’ex area dell’Italcementi di Catanzaro Sala, che rappresentano l’unico ricordo tangibile dello storico cementificio e del passato industriale di Catanzaro, sarebbero caricate su camion e trasferite a Paola per essere collocate nel locale museo storico delle ferrovie..
Una sciagura che deve essere evitata e che non può passare sotto silenzio, tenendo presente che già all’epoca della demolizione del cementificio, era il 2012, le associazioni Italia Nostra e Ferrovie in Calabria lanciarono un accorato appello, venendo ricevute dal Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, per il recupero, la ristrutturazione e la musealizzazione dei due gioielli di archeologia ferroviario-industriale, datati 1926, che, con l’assenso dell’Italcamenti e della Società che si occupava dello smontaggio del cementificio, sarebbero dovuti rimanere nel patrimonio della collettività catanzarese.
L’operazione sembrerebbe imminente, addirittura pare che debba avvenire proprio il 13 luglio, per cui si rende necessario che il Sindaco Abramo, ma anche l’assessore regionale Musmanno e gli esecutori del progetto nonché responsabili dei cantieri della Metropolitana di Superficie, blocchino con urgenza il “trasloco” o, meglio, lo indirizzino verso il deposito ferroviario di Catanzaro Lido, nel capannone in cui sono già state allocate le vecchie automotrici delle ferrovie a vapore dismesse negli anni passati e che già costituisce, a tutti gli effetti, un museo ferroviario cittadino, degno di accogliere i due importanti cimeli. In alternativa, in caso di momentanei impedimenti circa la sistemazione definitiva a Catanzaro Lido, le due locomotive potrebbero essere depositate all’interno della sottostante area dove dovrebbe sorgere il parco della Fiumarella di Catanzaro Sala.”
Comitato delle Associazioni per la Stazione di Sala
La foto è dell’Associazione Ferrovie in Calabria (Roberto Galati)
(ndr – Dopo il criminale abbattimento delle torri-simbolo del cementificio, questo ulteriore scempio sarebbe la dimostrazione di una volontà demolitrice che disprezza la storia della città)