
Due operazioni della Polizia di Catanzaro tra il capoluogo, S.Pietro Lametino e Zagarise.
Le tragedie come quella recente di Modugno in Puglia possono ripetersi dappertutto. Per mitigarne i rischi il Nucleo Artificieri della Polizia di Catanzaro – poche unità rispetto al vasto territorio calabrese di competenza – effettuano continui e delicati controlli. Uno di questi ha portato al sequestro di circa una tonnellata di materiale esplodente all’interno di una ex fabbrica di fuochi pirotecnici nella zona di Zagarise. Due persone, un 58enne ed un 42enne, sono state denunciate per concorso, detenzione deposito e fabbricazione abusiva di esplosivi.Oltre alla efficacia dell’operazione, illustrata nei locali della Questura del capoluogo, il messaggio implicito è rivolto alle istituzioni, al comuni ed ai comitati che in ogni periodo dell’anno organizzano feste e sagre con gli immancabili fuochi d’artificio. Durante le ultime settimane nel Lametino i mortai mal sistemati hanno causato ben otto feriti.
I dirigenti di polizia hanno inoltre riferito di un’altra circostanza, risalente a pochi giorni fa quando nella frazione Pontegrande di Catanzaro una pattuglia è stata investita dallo spostamento d’aria causato da uno scoppio pirotecnico di prova a ridosso della via pubblica. L’autore è un 44enne di S.Pietro Magisano pure lui denunciato per analoghi reati e gestore di una ex fabbrica, chiusa per ben due volte nonostante lavori di ammodernamento e teatro di altrettante esplosioni costate la vita a tre persone, tra cui parenti dello stesso denunciato.