Neonata morta in valigia: arrestata la madre

A distanza di quattro mesi dal fatto i carabinieri della compagnia di Soverato, guidati dal capitano Sica, hanno arrestato Marianna Roshka, la donna che il 17 agosto scorso si presentò all’ospedale di Soverato (Cz) dicendo di stare male e nella cui abitazione fu trovato successivamente il corpo senza vita di una neonata, rinchiuso in una valigia riposta in un armadio. I medici riscontrarono i segni di un parto nonostate la donna negasse e informarono i carabinieri che perquisirono la casa facendo la macabra scoperta. Le analisi degli specialisti del Ris dei carabinieri e del Racis di Roma avrebbero fugato ogni dubbio escludendo l’ipotesi dell’aborto e stabilendo che la bambina era nata viva. Il decesso sarebbe stato cagionato da emorragia e soffocamento. Il gip, sulla base dei riscontri investigativi e scientifici, ha accolto la richiesta d’arresto avanzata dai pm, sottoponendo la donna, già indagata, agli arresti domiciliari per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il corpicino della bambina appena nata, avvolto in un’asciugamani si trovava nella dimora estiva della puerpera, a Montepaone (Cz). La donna, una 32enne ucraina, secondo gli inquirenti, era riuscita a nascondere il suo stato di gravidanza, anche al compagno, un italiano di 40 anni, con cui aveva avuto altri due figli. Il parto sarebbe avvenuto all’interno della dimora estiva della coppia. Dalle analisi sarebbe emerso che la neonata era figlia biologica ddella donna e del suo convivente. L’esame autoptico avrebbe evidenziato che la bambina era nata viva (fonte: IlTempo.it)