
Operazione dei Carabinieri della Compagnia di Tropea che, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, diretta dal procuratore Nicola Gratteri, per l’esecuzione di un decreto di fermo nei confronti di due persone accusate in concorso tra di loro di usura ed estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore del Vibonese. In manette sono finiti il boss Antonio Mancuso, 81 anni, esponente di spicco della omonima cosca egemone nella provincia di Vibo e del nipote Alfonso Cicerone, 45 anni, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto anche lui affiliato alla potente cosca dei Mancuso. Cinque gli indagati a piede libero. I particolari dell’inchiesta verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà al Comando provinciale dei Carabinieri di Vibo.
Il Servizio Video in alto di Carmen Mirarchi
Associazione e ambulanti vessati dal clan Mancuso, il ruolo di Alfonso Cicerone