
A distanza di quasi 48 ore dal tragico evento che ha macchiato di sangue le scalinate di via Arena, a dimostrare il proprio sconcerto sono soprattutto i giovani. Sono adolescenti, proprio come i protagonisti della drammatica storia il cui epilogo è stata la morte di un diciottenne, Marco Gentile. Hanno sguardi pesanti e facce pensierose i numerosi ragazzi che stamattina hanno popolato il vicoletto che è stato teatro della violenta lite culminata in un accoltellamento sabato scorso. Hanno sostato li, forse per cercare di riflettere su quanto è accaduto, o probabilmente perchè non riescono a realizzare che un proprio coetaneo possa essere in grado di impugnare un’arma per fare del male a qualcuno. Oppure per rendere meno dolorosa la scomparsa di uno di loro, a cui è stata tolta la possibilità di crescere e assaporare tutto ciò che ancora la vita gli poteva riservare. Le ferite, infatti, sono stati letali per il 18enne che è deceduto poco dopo dell’arrivo nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Pugliese. Una giovanissima vita spezzata che ora si prolunga solo nel ricordo di parenti, amici e conoscenti. Ma anche di tutti coloro che avendo appreso la triste notizia si sono sentiti in dovere di deporre un fiore o accendere una candela in un luogo che ormai rievocherà alla mente dei catanzaresi un fatto che ha scosso la coscienza e toccato il cuore di tutti.
(R.M.)