
Una vicenda alquanto spinosa che si profila ancora lunga e difficile. E’ quella che riguarda la controversia tra Francesco Squillace, titolare della Metrocenter, e l’amministrazione comunale, nella quale si è costituita in giudizio anche la società Az di Desiderio Noto. Il motivo della discordia – come riportato dall’edizione odierna del quotidiano “Gazzetta del Sud” – è legato alla realizzazione di una grossa attività commerciale da parte della società Rotundo e Figli in immobili di proprietà della Metrocenter in via Lombardi. Sarà il Consiglio di Stato a dettare i tempi per la definizione del contenzioso, come appena stabilito dall’ordinanza che ha accolto parzialmente l’appello cautelare degli Squillace. Inoltrati gli atti al Tribunale amministrativo regionale, spetterà a quest’ultimo la fissazione dell’udienza in merito. Al vaglio dei giudici è finita una lettera del Comune dello scorso febbraio sulla destinazione urbanistica dell’area oggetto del programma commerciale. In buona sostanza, a bloccare l’iniziativa imprenditoriale sulla base di una strada ipotizzata dalla Provincia per collegare la zona di Cavita alla statale 280 “Dei Due Mari”, è stato il Comune di Catanzaro. Il riferimento è ad un percorso alternativo a viale De Filippis, che avrebbe dovuto essere realizzato lungo l’attuale Via Lombardi. Si tratta però di una strada che la Provincia non ha più riproposto in nessuna programmazione, ma che, pur non esistendo rappresenta un ostacolo per Simona Concetta, Silvia e Francesco Squillace cioè i titolari delle concessioni edilizie. A questo contenzioso se ne affianca un altro, per certi versi simile: quello della ditta Adamante che vuole aprire un’altra struttura commerciale per la vendita di materiale da bricolage. (R.M.)
