Istruzione e regionalismo differenziato, Conte tenta di salvare la Calabria

di Carmen Mirarchi 

Autonomia differenziata, Lombardia e Veneto attaccando il Premier Conte che avrebbe a loro avviso favorito le regioni del sud.
I presidenti leghisti furibondi con Conte dopo la sua dichiarazione :“Il modello della scuola non può essere frammentato”. Un problema cruciale quello dell ‘ istruzione,  che deve restare unitario per Conte. Insoddisfatti Fontana e Zaia ma si tratta probabilmente di una buona notizia per i tanti docenti Mezzogiorno. Non ci saranno concorsi regionali ed il personale della scuola è escluso dalla regionalizzazione. Sarà il Governo centrale ad occuparsi dell’istruzione e non verranno trasferiti fondi alle Regioni.

     

La rabbia dei due Governatori è legata al fatto che la previsione era stata fatta inizialmente in maniera favorevole al Nord.  In pratica il parametro riferimento sarebbe stato la spesa statale media che in Calabria è la più alta . Secondo i dati ufficiali  incredibilmente in Calabria il sistema scolastico costa di più che nelle altre regioni d’Italia: la spesa statale media è di 4.722 euro per studente, il 22% in più della Lombardia.
L ‘ idea delle Regioni del Nord era quella di promuove una sorta di sistema autonomo. In sostanza le bozze concordate con Palazzo Chigi prevedevano l ‘ adozione del principio dei ” fabbisogni standard” per il calcolo delle risorse finanziarie. Il parametro è difficile da calcolare perché riguarderebbe la dotazione finanziaria necessaria per un ente sulla base degli aspetti socio demografici.  Dunque laddove non sarebbe stato possibile calcolare il fabbisogno standard l ‘ ammontare delle risorse doveva essere almeno pari al valore medio nazionale pro-capite della spesa statale per l’esercizio delle attività.
Dunque  per favorire l ‘ autonomia di Veneto,  Emilia Romagna e Lombardia si sarebbe dovuto tagliare nelle Regioni dove la spesa pro capite è più alta , prima fra tutte in Calabria.  Nella nostra regione la spesa è molto alta sopratutto in relazione alla proporzione tra numero di docenti e numero di studenti.
Ci sono molto comuni di montagna poco affollate portando così la media degli studenti a meno di 16 per classe contro i 20 della Lombardia.  Ci sono dunque tanti insegnanti con una spesa molto alta legata anche all’ età dei docenti  con retribuzioni più alte.  In Calabria più dell ‘80% dei docenti ha piu di 45 anni
Ma la regionalizzazione farebbe bene o male all’autonomia?
Per i dirigenti scolastici si varrebbe a creare una doppia dipendenza vanificando ogni briciolo di autonomia.
Con il regionalismo differenziato il personale scolastico diventerebbe dipendente regionale.
In particolare si parla di un sistema che creerebbe differenze fra i cittadini ed inciderebbe in maniera negativa sui servizi pubblici .

Essendo la spesa pubblica per la scuola più alta al sud da qui,secondo la proposta di alcune Regioni, di sarebbe dovuto attingere per favorire le regioni del Nord.
Sembrerebbe dunque la possibilità di danneggiare almeno per quanto riguarda l ‘ istruzione il sud.
Ricordiamoci anche che sono davvero tanti i docenti precari che dal sud sbarcano ogni anno al Nord
Il regionalismo differenziata con troppo poteri alle Regioni potrebbe incidere anche su questo punto  .

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