Catanzaro, Ventura risponde ad Abramo su ‘Le Fontane’ e stazione ferroviaria Sala

“Sento il bisogno politico, morale e di civiltà, d’intervenire e riprendere quanto ha dichiaro il Sindaco di Catanzaro durante la recente trasmissione ‘Tana Public House’ di Pietro Mungo. Egli ha affermato o fatto intendere che l’iter amministrativo, le concessioni e le autorizzazioni di pertinenza comunale, necessari per realizzare il centro commerciale Le Fontane, in località Barone di Catanzaro, sono da ascrivere all’Amministrazione di Centro Sinistra, sindaco Olivo, dal luglio 2006 a maggio 2011”. Lo scrive in una nota Sabatino Nicola Ventura, Già Assessore e portavoce della Giunta Olivo

“Per onore di verità, escludendo da ogni ragionamento e valutazione positiva o meno la scelta di realizzare il grande centro commerciale, questione che può essere, comunque, sempre esaminata, ritengo opportuno richiamare l’attenzione dei lettori sul periodo nel quale si sono istruite, avviate e concluse le pratiche amministrative concernenti, il centro Le Fontane.

     

Il Comune di Catanzaro, amministrazione Abramo già dal 1997, negli anni 2000, per non avere predisposto e adottato il Piano Regolatore della città, subì il commissariamento regionale per la predisposizione e attuazione del Piano da parte dei tecnici della Regione: grave onta politica e amministrativa per la Sua Amministrazione. Nel 2003 il Consiglio Comunale ha accolto il PRG: all’interno dello stesso si trova, fra altri, il Piano Particolareggiato n° 2 (insediamenti produttivi in località Barone) La società ICOM, cosi il nome, se non sbaglio, facente capo all’Ing. Noto, presentò il progetto e la richiesta di realizzazione di un capannone per attività commerciale.

La Regione Calabria, Amministrazione di Centro Destra, Presidente l’On. Chiaravalloti, titolare nella fattispecie delle autorizzazioni commerciali, concesse le relative licenze. Il 2004 la società di Notò iniziò la costruzione con le opere di urbanizzazione: muri di contenimento, rotatoria, tracciate strade, tubazioni per le diverse raccolte, ecc. Tali opere erano propedeutiche alla realizzazione del centro Commerciale (Nessuno le realizzerebbe senza la certezza di portare a compimento l’opera tutta). Infatti, nel 2005 iniziano i lavori del grande capannone del centro commerciale Le Fontane.

Come avrebbe potuto avere un ruolo importante in tale scelta con altrettanti significativi atti amministrativi l’Amministrazione Olivo, che si era insediata solo a luglio 2006? L’attività amministrativa, che ha determinato l’apertura delle Fontane, si è svolta, pertanto, durante la sindacatura di Abramo/Pietropaolo e il governo regionale di Centro-Destra.

Per quanto concerne le stazioni ferroviarie di Sala e Germaneto, le procedure, l’iter amministrativo, gli accordi con le ferrovie appartengono alle Amministrazioni Comunali Abramo/Pietropaolo.

Il Sindaco Abramo probabilmente commette un errore: ritiene che chi inauguri un’opera è anche l’artefice dell’idea, della progettazione, dell’esecuzione e via dicendo. Non è così. L’inaugurazione, il taglio dei nastri sono spesso prerogative dei Sindaci, anche se in molti casi non hanno avuto alcun merito o tutto al più svolto un ruolo marginale nel corso dell’iter, in continuità amministrativa, di realizzazione. Abramo, ad esempio, ne sono certo ricorderà, ha tagliato nastri e inaugurato opere che non aveva neanche pensato. Vado a caso: Politeama, San Giovanni, Funicolare, Villa Pangea, ex Stac, Palazzo dell’Educandato, ecc. Probabilmente anche nei prossimi tempi inaugurerà opere che non gli appartengono o che aveva del tutto avversato: metropolitana.

L’unica incompiuta è rimasto Parco Romani, guarda caso, sostenuta, voluta dal Sindaco Abramo.
Ho il dovere morale, etico e politico di richiamare l’attenzione sulla necessità di riportare la politica e lo scontro con “l’avversario” su un piano di civiltà; allora tutti ci guarderemmo allo specchio, non per schiaffeggiarci, ma sorridenti per avere fatto cose buone per i cittadini e la città”.

Redazione Calabria 7

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