Studenti ancora in piazza contro la scuola di Renzi

Inizia con un minuto di silenzio per ricordare Marco Gentile la marcia di protesta degli studenti

 E’ con un minuto di silenzio per ricordare  Marco Gentile che ha preso avvio la marcia di protesta degli studenti degli istituti scolastici superiori del Capoluogo di Regione. I ragazzi non hanno potuto dimenticare la tragica scomparsa del 18enne che ha perso la vita a causa delle ferite riportate in un accoltellamento pochi giorni fa. Seduti per terra, una volta arrivati su viadotto Kennedy, hanno osservato un minuto di raccoglimento unendosi al dolore della famiglia di Marco. Soltanto dopo il significativo gesto, la manifestazione è entrata nel vivo al grido “Siamo noi la buona scuola”. Difatti il dissenso già espresso, a livello nazionale, dalla popolazione studentesca lo scorso 9 ottobre non ha trovato ancora risoluzione. Un corteo, scortato dalla polizia, è partito alle 8,30 dalla centrale Piazza Matteotti e si è diramato per le vie della città causando non pochi disagi alla circolazione del traffico. I giovani proseguono la loro battaglia d’attacco nei confronti del Governo Renzi, rivendicando la piena gratuità dell’istruzione, la dignità di reddito e di formazione, oltre che un proprio potere nelle dinamiche interne agli istituti. Nel mirino dei dimostranti in particolare la figura “manageriale” del preside così come delineata dalla riforma. Numerosi i volti di ragazzi che vogliono a tutti i costi credere in un futuro ricco di opportunità dietro enormi striscioni che riportavano scritte come “Ci avete rubato i sogni, saremo il vostro incubo”.  Gli studenti hanno sfruttato per la seconda volta dall’inizio dell’anno scolastico la possibilità di scendere in piazza per attirare l’attenzione delle istituzioni politiche e dell’opinione pubblica sulle loro problematiche. Sono riusciti senza dubbio ad ottenere l’effetto sperato facendo accendere i riflettori su di loro, nonostante ai nostri microfoni qualcuno non sia apparso particolarmente informato sulla questione e con le idee chiare sui motivi della protesta.