
#toctoc. A bussare alla porta dei cittadini catanzaresi saranno gli addetti alla raccolta dei rifiuti differenziati. Il servizio, difatti, sarà presto attivo su tutto il territorio comunale a partire dal centro storico. È questa la zona che per vari motivi, tra cui la maggiore densità di popolazione, è stata scelta per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, per poi essere estesa a tutti gli altri quartieri, periferie comprese. L’esordio vero e proprio della raccolta differenziata porta a porta – com’è stato spiegato nel corso della conferenza svoltasi nella sala consiliare di Palazzo De Nobili – avverrà intorno alla metà del mese di gennaio per quanto riguarda il centro cittadino, quando sarà terminata la consegna a domicilio dei kit e saranno stati rimossi i cassonetti stradali. Il sistema che sta per prendere piede a tutti gli effetti realizzerà una vera e propria rivoluzione nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti come si evince dalle parole pronunciate dal sindaco Sergio Abramo durante l’incontro: “Siamo alla vigilia di una vera e propria svolta che cambierà le nostre abitudini per sempre, procurando innumerevoli benefici a noi, ai nostri figli e all’ambiente in cui viviamo”. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale – il cui impegno da mesi è volto alla realizzazione del servizio attraverso la stretta di collaborazioni importanti con partner come Legambiente e Conai – è stato quello di rendere concreto quel passaggio che consentirà il recupero e il riutilizzo di un’enorme quantità di materiali (carta, plastica, vetro, alluminio, ferro, legno), evitando sprechi e riducendo costi che inevitabilmente si tramutano in tasse per i cittadini. Raggiungendo una buona percentuale sulla raccolta differenziata (che è fissata per ora al 65%) di conseguenza, si potrà ottenere la diminuzione dei consumi energetici, oltre che l’allungamento della vita delle discariche. Per avere il perfetto funzionamento della complessa macchina di questo servizio sarà necessaria la collaborazione e la disponibilità dei cittadini. Questi ultimi che verranno informati attraverso il materiale che sarà distribuito a domicilio ma anche attraverso degli incontri pubblici in cui verranno chiariti dubbi e perplessità e spiegate le regole da rispettare per non incorrere in spiacevoli sanzioni. Segnalazioni e lamentele o suggerimenti sul servizio potranno essere avanzati attraverso il servizio istituito dal Comune, “Filo Diretto” che permette una relazione immediata tra l’ente e il cittadino. “Dopo le esperienze già concretizzate a Salerno, Andria e Cosenza anche Catanzaro si candida ad entrare nella rete dei Comuni ricicloni – ha detto il direttore nazionale di Legambiente Stefano Ciafani – da premiare a livello nazionale dalla nostra associazione. La storia di questo Paese dimostra che grazie alla volontà politica delle amministrazioni locali, anche al Sud è possibile praticare esperienze di economia circolare al centro della proposta di direttiva in discussione in Europa”. Fino ad oggi sono 1677 i kit di materiale informativo e attrezzature che sono state consegnate nelle abitazioni del centro storico dai 27 ragazzi che si stanno occupando della distribuzione. Secondo una mappatura effettuata dalla Sieco, la ditta aggiudicataria della gara d’appalto, il servizio verrà esteso gradualmente nella zona nord della città, poi in quella ovest e est, infine in quella sud e nel quartiere marinaro. In un arco temporale di circa 8 mesi la raccolta differenziata porta a porta dovrebbe coprire l’intero territorio. “Il nuovo sistema di raccolta – ha spiegato Marco Vasienti, amministratore unico Sieco – permetterà un monitoraggio del servizio mediante il rilevamento dei conferimenti di ogni utenza. Sarà, così, possibile premiare i cittadini più virtuosi mettendo in atto il principio sancito dalla comunità europea di “chi inquina paga””. Nel problematico settore dei rifiuti la Calabria risponde attualmente solo di alcune fasi, cioè quella dell’imballaggio e dello stoccaggio, mentre è sprovvista dei mezzi per fare fronte al processo successivo del riciclo per il quale fa riferimento ad altre regioni sottraendo a se stessa opportunità economiche ed occupazionali.

RM