
L’uomo è stato colto in flagranza di reato dagli Agenti della Volante che sono accorsi nella sua abitazione, dopo essere stati allertati da una telefonata. A chiamare il 113 nel pomeriggio di sabato scorso è stato proprio il padre del ragazzo chiedendo un urgente intervento della Polizia perché in casa sua si stava consumando una furibonda lite causata dal figlio. L’Agente della Sala Operativa non ha avuto dubbi su quanto l’uomo raccontava al telefono: le grida di un’altra persona contornavano la richiesta di soccorso appena giunta. In pochissimi minuti, una pattuglia è giunta in Viale Isonzo nella casa teatro della lite. Già prima di entrare nell’edificio gli Agenti hanno sentito delle grida che provenivano da un piano superiore, segno che la lite è ancora in corso. Inoltre hanno modo di notare nel parcheggio del palazzo un’autovettura Fiat con il parabrezza rotto e vistosi danneggiamenti su gran parte della carrozzeria. Raggiunto il quinto piano, sul pianerottolo la pattuglia è stata accolta dall’uomo che aveva richiesto il loro intervento e, con rapidità hanno bloccato P.G. che, nonostante la presenza dei poliziotti, continuava a manifestare la sua aggressività verbale e fisica. Gli Agenti intanto apprendono dai familiari che è stato P.G. a danneggiare l’autovettura Fiat parcheggiata sotto casa, nonché causare altri danni dello stesso appartamento, e che è solito adottare tali comportamenti nei confronti del nucleo familiare. Alla luce di quanto accertato e considerato che il 31enne P.G. non desisteva dalla sua aggressività, è stato tratto in arresto dal personale della Polizia e condotto nella camera di sicurezza, come disposto dal Pubblico Ministero di Turno. Nel frattempo il padre di P.G. è stato accomapgnato al locale Pronto Soccorso per le necessarie cure mediche a seguito delle percosse ricevute durante la lite prima dell’arrivo della Pattuglia della Volante. Il 31enne P.G., con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, furto ed altri reati, già sorvegliato speciale di P.S., dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento aggravato, lesioni e minacce. L’A.G. procedente nell’udienza di oggi ha convalidato l’arresto del P.G. e disposto il divieto di avvicinamento ai familiari.